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 Discectomia endoscopica lombare/cervicale 

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Che cos'è la discectomia endoscopica lombare/cervicale 

La discectomia endoscopica lombare (PELD) è una tecnica innovativa e minimamente invasiva per il trattamento delle ernie discali lombari, comprese quelle espulse e migrate. Rispetto ad altre tecniche, come la discectomia laser o la discectomia mediante radiofrequenza, l'endoscopia spinale offre numerosi vantaggi. La sua bassa invasività consente di asportare l'ernia senza rimuovere tessuto osseo della colonna vertebrale, rispettando i muscoli circostanti e limitando la manipolazione epidurale.

 

Tra le tecniche percutanee con incisioni cutanee di dimensioni ridotte, l'endoscopia spinale è l'unica in grado di trattare ernie del disco di dimensioni considerevoli, come le ernie espulse o migrate. Negli ultimi decenni, questa tecnica si è affermata come una scelta sicura ed efficace per i pazienti che desiderano un trattamento mininvasivo dell'ernia del disco. 

L'endoscopia spinale

L'endoscopia spinale è una disciplina in continua evoluzione con molteplici applicazioni. Grazie agli sviluppi tecnologici, è ora possibile utilizzare microtrapani attraverso la cannula endoscopica per trattare anche alcune forme di stenosi lombare. Questa tecnica consente inoltre di asportare ernie nella colonna toracica e cervicale, grazie a variazioni dell'approccio endoscopico.

 

L'approccio endoscopico alla colonna vertebrale offre numerosi vantaggi, tra cui una riduzione della degenza ospedaliera e del dolore postoperatorio, nonché un minor rischio di cicatrici. Il tasso di recidiva delle ernie trattate mediante endoscopia spinale è paragonabile a quello delle tecniche chirurgiche tradizionali (circa 3-4%).

 

L'intervento di endoscopia spinale viene solitamente eseguito con anestesia locale o spinale, ma può essere utilizzata l'anestesia generale in casi specifici o su richiesta del paziente.

 

Gli approcci endoscopici variano a seconda del tipo di ernia del disco. L'approccio posterolaterale è indicato per le ernie contenute e le protrusioni discali, mentre l'approccio interlaminare paramediano è utilizzato per ernie espulse o di dimensioni significative, in genere a livello L5/S1. Infine, l'approccio laterale transforaminale è efficace per asportare ernie espulse e migrate. Indipendentemente dall'approccio scelto, la procedura rimane poco invasiva per il paziente.

La procedura

La procedura di endoscopia spinale prevede l'introduzione percutanea di una cannula sottile (camicia esterna) sotto controllo radiologico intraoperatorio. La cannula viene guidata fino al livello della colonna interessato dall'ernia. Successivamente, viene posizionato un endoscopio rigido attraverso la cannula e si procede con l'asportazione del materiale discale utilizzando strumenti specializzati come micropinze, forbici, sonde a radiofrequenze e laser. Durante l'intervento, il controllo radiologico e la visione diretta consentono di garantire la massima sicurezza e il rispetto delle radici nervose e del sacco durale.

 

L'obiettivo principale dell'intervento è liberare la radice nervosa e il sacco durale dalla compressione esercitata dall'ernia, al fine di alleviare il dolore. Una volta completata la procedura, la cannula viene semplicemente rimossa e la piccola cicatrice, inferiore a 1 cm, viene suturata con un unico punto riassorbibile. L'intervento ha una durata variabile tra 25 e 45 minuti, a seconda delle specifiche esigenze del paziente.

Il post-operatorio

La degenza postoperatoria dopo la procedura endoscopica per l'ernia del disco è estremamente breve, di solito inferiore alle 24 ore, a meno che non si verifichino complicanze. In molti casi, questa procedura può essere eseguita in regime di day-surgery, consentendo al paziente di tornare a casa il giorno stesso dell'intervento. Il ritorno al lavoro avviene generalmente entro 7 giorni dall'intervento, anche se il periodo di recupero può variare a seconda dei sintomi pre-operatori e del tipo di ernia trattata. È consigliato indossare un busto leggero (realizzato in stoffa con stecche o a pressione) per una settimana dopo l'intervento, anche se non è obbligatorio.

 

Il trattamento dell'ernia del disco mediante approccio endoscopico offre risultati paragonabili alla chirurgia tradizionale, ma con un approccio chirurgico minimamente invasivo che comporta una cicatrice inferiore a 1 cm, un dolore postoperatorio ridotto e tempi di recupero più rapidi.

 

Contattaci per ulteriori informazioni sulla procedura endoscopica per l'ernia del disco e per valutare se sia adatta alle tue esigenze specifiche. Saremo lieti di fornirti tutte le informazioni necessarie per prendere una decisione informata e personalizzata.

A cura del dott. Stefano Meloncelli

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